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![]() SÈVRES, TRATTATO DI (10 agosto 1920). Trattato di pace tra l'impero ottomano e le potenze vincitrici della Prima guerra mondiale. L'armistizio di Mudros fu seguito da lunghe discussioni alla conferenza di Versailles, interrotta dal convegno di Londra (febbraio 1920) in cui vennero stabiliti i princìpi fondamentali di un documento che, successivamene elaborati (convegno di Sanremo, aprile 1920), condussero al trattato. Esso prevedeva la cessione della Tracia alla Grecia; il controllo alleato su una vasta zona degli stretti, Istanbul compresa; l'istituzione di un regime speciale per Smirne e il suo retroterra, affidati alla Grecia; il riconoscimento dell'indipendenza dell'Armenia entro confini da stabilire; la concessione di un'autonomia locale al Kurdistan; il ripristino delle capitolazioni abrogate dalla Sublime porta nel settembre 1914; l'assegnazione a Francia, Gran Bretagna e Italia di sfere d'influenza economica in Anatolia. Di particolare importanza (alla luce delle rivendicazioni sul Kuwait avanzate dall'Iraq in quanto stato successore dell'impero ottomano) era la formale rinuncia della Turchia a ogni pretesa territoriale oltre le proprie frontiere. L'impero ottomano usciva dunque ridotto a un territorio più piccolo della Turchia attuale, a vantaggio soprattutto della Grecia nella sua parte europea e di Grecia, Siria, Iraq e Armenia in quella asiatica. Il trattato si rivelò tuttavia fragile di fronte al risveglio nazionalista promosso da Mustafa Kemal Atatürk, che condusse al trattato di Losanna, molto più vantaggioso per la Turchia di quello di Sèvres. |
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